Biografia

” … Fortunatamente, sono nata e cresciuta in una famiglia, dove la passione per l’arte era “di casa”. Per ciò, non ho mai avuto i dubbi di tipo: “cosa farò da grande?” Volevo diventare artista, come mamma e papà. Consideravo gli artisti come le persone più felici del mondo (e sono rimasta convinta finora). Per dire tutto… volevo, anche, diventare la ballerina del “Bolshoi” ( desiderio comune per tante bambine ). Avevo anche il ” tu – tu” e le scarpette.  Alla fine ho scelto arti visive, ma l’amore per la musica, danza, spettacolo in generale, si trasferito nelle mie opere …

I genitori sono stati i miei primi insegnanti, anche i migliori. Mi ricordo odore di argilla, essenza di trementina e di colori per la ceramica. Alchimia… Mistero… Tanto  vero, che il miglior modo per imparare è osservare il maestro “all’opera”. Credo di avere preso da mio padre il grande interesse per la forma, la scultura, la grafica (lui era un bravissimo disegnatore), e dalla mamma amore per i colori vividi, lo spettacolo, il circo. Papà mi ha insegnato a modellare l’ argilla, e la mamma ad usare i colori ad olio.

Nel 1983 sono diventata studentessa della prestigiosa “Vera Muhina College”, (ora Accademia d’Arte e Design del barone Fon Shtigliz). Ho scelto come specializzazione ceramica e vetro. All’epoca mio padre lavorava come designer in una grande fabbrica di cristallo e vetro, cosi, ho avuto l’ opportunità di prendere più confidenza con questo materiale.

Conoscevo bene il mondo circense, anche dietro le quinte. Andavo spesso a trovare la mia mamma al circo Cineselli, dove lei lavorava come scenografa per tanti anni. Così nasce l’ opera del mio Diploma, conseguito nel 1988 con massimo dei voti e la lode. Erano più di trenta piatti di vetro colorati dipinti sul tema: “Circo”. Una parte di questa serie di seguito  è stata acquistata  per la Fondazione del Ministero della Cultura Russa. Qualche piatto si trova nelle collezioni private a Parigi ed in Australia.

Negli anni ’90 dipingo quadri sul vetro, usando colori ad olio e tempera, ma anche collage, tecnica mista e faccio illustrazioni dei libri.

Due viaggi in Italia nel 1995 e 1996 hanno dato nuovo impulso al mio lavoro creativo. Ho scoperto, con grande sorpresa, che tutti quei bei paesaggi, da tempo osservati nei quadri rinascimentali, esistono davvero! Leggere nuvole sottili con il profilo capriccioso non sono frutto della fantasia del pittore, non sono “stilizzate”,  come credevo. Eccoli, là, sopra le colline, ornate dai cipressi, pini, castelli… Mi sono promessa di ritornare un giorno e, magari, restare un po’ di  più …”